Con una norma di interpretazione autentica, la Legge di Bilancio 2021 ha previsto l’applicazione dell’IVA con l’aliquota ridotta del 10 per cento alle cessioni di piatti pronti e di pasti che siano stati cotti, arrostiti, fritti o altrimenti preparati in vista del loro consumo immediato, della loro consegna a domicilio o dell’asporto. Ma, alla luce delle indicazioni desumibili dal regolamento di esecuzione n. 2011/282/UE e dalla giurisprudenza della Corte di Giustizia UE, c’è da interrogarsi sulla compatibilità di tale previsione sul piano comunitario.
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Piatti da asporto con IVA ridotta al 10%